BG di Vladek Amalit

Aspetto: Vladek Amalit è un catfolk di circa 24-25 anni, è alto 175 cm, è abbastanza robusto, occhi castani, capelli neri e lunghi.

BG: Cresciuto all’interno del suo clan Amalit, dal quale appunto prende il suo cognome, situato  nella foresta nei pressi di  Talassa, Vladek ha trascorso un’infanzia abbastanza tranquilla assieme ai suoi amici ma soprattutto assieme a suo fratello Aeyron, più grande di lui di qualche anno. È sempre stato attratto dalla magia e fin da piccolo ha sempre mostrato una certa propensione nell’uso di quest’ultima e ha sempre cercato di capirne qualcosa di più rovistando in segreto tra i pochi libri posseduti dal padre [Probabilmente un mago o qualcosa del genere; era molto riservato quindi Vladek non sa molto di lui], imparando però al massimo qualche piccolo trucchetto.
I giorni passavano tranquilli finché una notte un gruppo di ladri del clan Running Brook decise che l’obiettivo della serata sarebbe stata la piccola casetta Amalit, situata sul terzo albero più alto della zona; Aeyron però, alzatosi per sgraffignare qualcosa da mangiare si ritrovò nel bel mezzo del saccheggio, purtroppo non ebbe nemmeno il tempo di gridare aiuto alla famiglia che fu accoltellato alle spalle, i ladri, saccheggiati la maggior parte degli oggetti di valore in casa, fuggirono indisturbati. Il mattino seguente Vladek fu svegliato dal dispiacere dei genitori, che piangevano l’ormai defunto figlio.
Alzatosi dal letto si diresse verso la sala principale per capire cosa stesse accadendo, e la prima cosa che vede non fu certo delle più belle, la madre piangente in ginocchio con la sagoma del fratello a terra priva di vita, il dolore di quella scena era indescrivibile.
Pochi giorni dopo il funerale, Vladek fu costretto a riprendere la sua vita normale, guadagnava quelle poche monete d’oro che gli bastavano per avere una certa autosufficienza come aiutante di un mercante d’armi, finché un giorno, tentando di convincere una persona a comprare un pugnale di dubbia fattura, strinse amicizia con un elfo, questi gli parlò delle sue incredibili gesta, gli raccontò che un giorno, mentre affrontava uno dei suoi viaggi, nei pressi di Talissa, nello stato di Vellyon  incontrò un potente mago(o almeno lui credeva lo fosse), in grado addirittura di rianimare i morti, l’elfo però gli confessò che probabilmente il mago ormai era defunto siccome quando lo conobbe era ormai vecchio e quasi non si reggeva in piedi da solo…Dopo quel racconto un solo pensiero balenava nella testa del catfolk, avrebbe potuto sviluppare i suoi poteri arcani ( di cui già aveva una discreta padronanza) per poter affrontare un viaggio da solo e cercare il mago per resuscitare il suo caro fratello Aeyron, scomparso ormai da qualche mese, del resto non sarebbe stato difficile imparare qualche incantesimo considerando che già quando era un fanciullo aveva imparato qualche trucchetto di magia…Ovviamente si sbagliava, non era così semplice, ma ci doveva almeno provare…
Ma di certo non poteva partire così su due piedi, nel suo piccolo villaggio vi era una piccola accademia, se così si poteva definire, era molto varia, vi si insegnava un po’ di tutto, dal combattimento alla progressione delle conoscenze arcane, purtroppo non era niente di che, dovendosi occupare di tutto, non era come si potrebbe definire una “accademia di specializzazione”. Durante uno dei suoi viaggi di esplorazione nella foresta, Vladek fece un piacevole incontro, nel cuore inoltrato della foresta(non troppo distante dal villaggio, ma ben nascosto ) risiedeva un potente Incantatar, si faceva chiamare Uraka, e gli insegnò tutto ciò che sapeva sulla metamagia; “Ti insegno queste cose perché tu sei il prescelto” disse, “Il prescelto? Che intende dire” rispose Vladek, “Lo scoprirai…”. Passò così qualche anno di apprendistato da Uraka, facendo avanti e indietro tra il suo villaggio e il suo rifugio, sin quando un giorno, come se nulla fosse, l’Incantatar sparì, e così anche il suo rifugio, come se non ci fosse mai stato, per Vladek questo fu come un segno, forse era giunto il momento di partire alla volta di Talissa.
Poche settimane dopo così, decise di informare i suoi genitori della sua scelta, sarebbe partito alla volta di Talissa, per apprendere quanto di più possibile sulla magia, ma non disse nulla riguardo alle sue intenzioni di rianimare il fratello; non furono i genitori più felici del mondo quando ascoltarono le sue intenzioni, ma ormai Vladek aveva raggiunto la maggiore età e non avrebbero potuto fare nulla per fermarlo, così qualche giorno più tardi, conclusi i preparativi per il viaggio, e salutato i suoi amici e i suoi familiari, prese il primo “trasporto” del villaggio diretto nella città di Talissa, o almeno nei pressi di quest’ultima.
Il suo viaggio non fu semplice come si aspettava, la carovana fu varie volte assalita da banditi fino a quando il “capitano” della spedizione non decise che era giunto il momento di fermarsi, che non avrebbe avuto senso proseguire il viaggio; mancava ancora molto ai confini della città Talissa e Vladek doveva trovare un modo per raggiungere quel territorio a costo di affrontare il viaggio a piedi…

 

 

N.B.: Come per l’altro BG, l’ho riportato integralmente come scritto dal PG. Il bello di D&D è anche questo!

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